L’incidenza in un anno degli infortuni associati alla corsa, che in genere occorrono agli arti inferiori, è compresa tra il il 43% e l’85%. Alcune delle diagnosi più frequenti sono il dolore femororotuleo (PFP), la sindrome della bandelletta ileotibiale (ITBS) e la fascite plantare (PF), disturbi per i quali i runner si rivolgono in genere a un fisioterapista. Sfortunatamente, in letteratura è presente un gap sui tempi di recupero per questi infortuni. Di conseguenza, l’obiettivo di questo studio è stato descrivere l’incidenza dei differenti infortuni associati alla corsa e determinare i tempi di recupero nei runner amatoriali. Lo studio è una sotto-analisi dei partecipanti infortunati del trial Run Clever, studio nel quale sono stati inclusi 839 runner con follow-up a 24 settimane:

 

Ramskov D, Nielsen RO, Sørensen H, Parner E, Lind M, Rasmussen S. The design of the run Clever randomized trial: running volume, -intensity and running-related injuries. BMC Musculoskelet Disord. 2016 Apr 23;17:177.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27107810

Un infortunio associato alla corsa è stato definito come un dolore o un disturbo a livello di muscoli, articolazioni, ossa o tendini degli arti inferiori o della schiena come conseguenza della corsa che riduce la prestazione sportiva (distanza, frequenza, intensità per almeno 7 giorni). Il tempo di recupero (valutato in base alle risposte nel Oslo Sports Trauma Research Center Questionnaire sul dolore e alla valutazione clinica del fisioterapista) è stato definito come il tempo dalla prima registrazione del dolore in una specifica regione anatomica fino alla totale risoluzione.

Durante il periodo di follow-up, il 32% dei runner ha subito almeno un infortunio associato alla corsa. L’infortunio più riportato è stato la sindrome da stress tibiale mediale (MTSS) (16%), seguito dalla tendinopatia achillea (8.9%), dal PFP (8%), dalla ITBS(7.1%), dalla PF (7.1%) e dalle lesioni del gastrocnemio (7.1%). In totale, questi 5 disturbi hanno rappresentato il 47% degli infortuni. Il tempo di recupero medio, indipendentemente dalla diagnosi, è stato di 56 giorni. Il tempo di recupero più breve è stato osservato tra i runner con PF con 35 giorni, mentre il tempo di recupero medio più lungo nella MTSS con 70 giorni.

Questo studio presenta comunque dei limiti. 35 partecipanti non hanno recuperato i loro infortuni prima della fine del follow-up. Inoltre, solo 3 dei 7 runner con una lesione del menisco mediale hanno recuperato (con un tempo di recupero medio di 89 giorni). Se i 4 rimanenti fossero stati seguiti fino al recupero, il tempo di recupero medio avrebbe potuto essere più lungo. Secondo, la definizione di recupero da un infortunio è complessa. In questo studio, un infortunio associato alla corsa è stato definito recuperato dopo 3 settimane senza dolore durante la corsa, ma senza l’esecuzione di test o di una valutazione clinica. L’esperienza di dolore potrebbe essere diversa in differenti tipologie di infortuni; di conseguenza, considerare 3 settimane senza dolore potrebbe non essere sufficiente per definire un infortunio recuperato.
Samuele Passigli – fisioterapista

Mulvad B, Nielsen RO, Lind M, Ramskov D. Diagnoses and time to recovery among injured recreational runners in the RUN CLEVER trial. PLoS One. 2018 Oct 12;13(10):e0204742.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30312310

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